giovedì 29 ottobre 2009

Si parte!

Sono già le 10 e mezza di sera e questa lunghissima giornata volge al termine. Negli ultimi 10 giorni non abbiamo fatto altro che selezionare e impacchettare e possiamo dire con orgoglio di essere riusciti a combinare il meglio della praticità con i più bei ricordi, il tutto pigiato in un'auto tutto sommato non enorme... mi pare di essere la chiocciolina che si porta la casa sulla schiena!!! Sono stati anche giorni molto ricchi di visite, amici e colleghi da salutare, legami che vorremmo fare di tutto per mantenere e improvvisamente ti accorgi di quanto contano - non che prima non lo sapessi, ma erano lì a portata di mano...
Oggi Marco si è dedicato agli incastri tridimensionali mentre io mi sono data all'impacchettamento dell'ultimo minuto ed alle pulizie a fondo di casa...Il carico finale ammonta a ben 12 scatoloni, lettino, seggiolone e siamo riusciti a infilare pure il televisore e due quadri che amiamo molto! E poi 5 borsoni di vestiti e biancheria.
Richi, che non capisce, povero lui, il motivo di tutto questo sconvolgimento del suo ambiente - per quanto trovi gli scatoloni dei giocattoli interessantissimi- ha trovato asilo a casa della nonna dove si farà viziare per i prossimi sei giorni mentre papà e mamma gli preparano la nuova tana.
Ecco la Arcadia II Viking in assetto di guerra: si parte!!!



martedì 20 ottobre 2009

Ma siamo sicuri?

Ecco, mancano solo 10 giorni, poi si parte. Gli ultimi 10 giorni in italia... ma chi ci pensava?
Mi viene un po' il magone, affiorano tutte le domande del caso. Ma stiamo facendo la cosa giusta? Ma siamo sicuri di volere proprio questo?
Ma perchè ce ne vogliamo proprio andare?
Ecco quando arrivo a questa domanda, una a una affiorano tutte le risposte, tutti i motivi che mi spingono via da questo paese.
Di cosa vogliamo parlare? Delle tasse? Dei servizi? Delle opportunità?
Adesso non voglio stare qui a tirarmela, pero' ... ho 33 anni, lavoro nel settore IT da quando ne avevo 20 e a 25 ho messo su la mia azienda di consulenza informatica. Hey attenzione, non crediate che mio papà mi abbia "aperto" la ditta... ho pagato tutto io con i miei risparmi. Era bello, avevo fatto l'ufficio in camera mia. Le cose non sono andate male, clienti grossi, lavori importanti.
I clienti e i lavori erano grossi anche prima che avessi la ditta. Bene o male ho girato tante belle aziende, alcune molto famose. Diciamo che ho avuto modo di parlare con molta gente, e di conoscere sempre un po' di più come gira il mondo. Come gira qui in Italia ovviamente.
Allora, quando lavori per chi paghi con le tue tasse (ad esempio una azienda regionale, un ente governativo, o addirittura La Regione), e ti accorgi di come buttano letteralmente i soldi delle tue tasse, beh ti fa incazzare un po'. Non mi basta dire, beh almeno quei soldi mi pagano lo stipendio per ora.
Per un lavoro ho avuto a che fare con delle agenzie di pratiche burocratiche. Queste agenzie sono tante in italia, e hanno degli agganci politici mi dicevano, e hanno anche un discreto potere, proprio perchè sono tante, una specie di lobby. Il personaggio "in alto" con cui avevo a che fare mi diceva "non possono semplificare troppo la burocrazia perchè ci toglierebbero troppo lavoro". Questo personaggio è nella classifica di quelli che mi hanno aperto gli occhi. Roba da matti.
Cioè io devo diventare scemo, pagare bolli e tasse perchè la burocrazia deve essere abbastanza complicata da permettere a questa gente di vivere... Ma se ci penso un po' è tutto così in italia...
Ecco queste sono le tasse.
E non parliamo di quanto ho speso per tenere la società aperta senza fatturare, e di quanto ho speso per chiuderla dopo 2 anni che ero gia dipendente...

Tra le tante persone che ho conosciuto, uno in particolare, personaggio famoso, scrive libri tecnici, ha una azienda con una cinquantina di dipendenti, va in giro per il mondo facendo consulenza e vendendo software di altissimo livello. Avendo clienti come il senato della repubblica non credo che lavori in nero, e credo che di tasse ne paghi parecchie. Quando ha avuto bisogno dell'asilo nido per le sue bambine si è sentito dire in comune che "il suo reddito è troppo alto e quindi non ha diritto all'asilo nido".
Per il mio reddito (c'è solo il mio stipendio in famiglia) il nido comunale è disponibile, ma fa solo l'orario di mattina (come se fossi statale o avessi il part-time) e costa quasi quanto il nido privato, dove tengono il bambino 8 ore.
Ecco questi sono i servizi.

Volete sapere qualcosa delle opportunità? Parliamo un po' di mia moglie. E' un medico specialista. Ha fatto prima 6 anni di università, poi si è fatta 5 anni di specialità. Che bello la specialità è pagata! Ma quante ore deve fare un medico per specializzarsi? Ma io mi chiedo ancora adesso... Se un medico attacca il turno alle 8 di mattina, poi siccome deve fare anche la notte esce un po' prima del solito, tipo alle 17, poi alle 19 attacca il turno di notte, e il giorno dopo anzichè staccare alle 8 fa quasi il turno normale e stacca alle 15... metti che c'è un'urgenza... è sufficientemente lucido sto povero specializzando per gestire l'urgenza?
Voi direte, che te ne frega che lo specializzando sia lucido, deve solo stare lì, per le urgenze ci sono i dottori veri. Vi dico solo "in bocca al lupo" i dottori veri non esistono. I dottori veri, se ne fregano del lavoro vero, perchè ci sono gli specializzandi, e fanno fare tutto a loro. Le ho viste queste cose, mi è venuta più di una volta la voglia di telefonare ai carabinieri. Non l'ho fatto perchè è la prassi. Si fa così. In italia si fa così.
Adesso mia moglie è fuori da questa bolgia infernale. È finalmente un medico specialista. Ma lavorare è quasi peggio. Ti offrono contratti a ore, con partita iva, senza copertura, in media porti a casa sui 1500 euro al mese (dopo 11 anni di università? andavo a fare l'operaio, o la cassiera al supermercato). Oppure ti mettono a lavorare in un posto non attrezzato (rimango sul vago per ora che è meglio, scusatemi) se hai bisogno di qualcosa di più di quello che hai, devi spostare il paziente in un'altra struttura. Certo lo fai sotto la tua responsabilità. Se il paziente schiatta, o se semplicemente peggiora, puoi subire una denuncia, dal paziente o dai suoi familiari. In italia è la normalità. La denuncia puo' andare avanti 10 anni, durante i quali ti devi difendere con un avvocato. E gli avvocati quanto costano? Una assicurazione ti copre da questi rischi per uno stipendio l'anno. Tutto ok, siamo in italia.

I miei genitori sono gente semplice, grandi lavoratori. Hanno fatto di tutto per me e mia sorella, per farci studiare, per darci un futuro. Quello che non sono stati capaci di spiegarmi è come gira il mondo, o forse non lo hanno fatto perchè volevano che lo scoprissi da solo.
Beh, sono 6 o 7 anni che ne parlo con mio padre, e che gli dico che questo paese è decadente. Vive degli sfarzi del passato, del nome che si è fatto. Ma ormai è alla frutta. Le generazioni di ieri sono all'interno di un sistema che protegge se stesso.
Se il tuo avversario è forte, e ha una buona difesa, è difficile spuntarla. Devi crearti un'opportunità, qualcosa che lui non si aspetta, che lo sbilanci, che ti permetta di trovare un varco per entrare, per batterlo. La vita, che ti piaccia o no, è un combattimento.
Questa è un'opportunità, costosissima, ma pur sempre un'opportunità. Quanto costa lasciare parenti ed amici? Quanto mi è costato dire ai miei genitori "vado a vivere in Svezia" e togliergli il nipotino (il primo, e l'unico per ora)?
Ma la Svezia che razza di avversario sarà?

martedì 13 ottobre 2009

Appartamento

In questi giorni ho esercitato il mio svedese, purtroppo ancora molto "maccheronico", scrivendo alcune mail al mio futuro primario, all'amministrazione che si occupa degli asili nido ecc. Evito di farlo in inglese, a meno che non si tratti di concetti veramente complessi, perchè prima o poi dovrò pure imparare per cui tanto vale iniziare subito.
Oggi tocca all'agenzia che ci affitterà l'appartamento, con la quale devo concordare come pagare la prima rata di affitto prima che ci trasferiamo.
Gli affitti in Svezia funzionano in modo un po' diverso che da noi, per esempio si può affittare una casa da un privato ma anche, spesso, da un'agenzia che gestisce gli alloggi per conto del Comune, nel nostro caso la Hyresbostäder. Inoltre, spesso acqua e riscaldamento (centralizzato) sono compresi nell'affitto mensile, una bella comodità, considerate le temperature invernali!
Tuttavia, quello che ci ha lasciati più stupiti è stato il fatto che non venga richiesta alcuna caparra in garanzia. Nel nostro caso, l'agenzia mi ha semplicemente chiesto il numero di telefono del mio futuro primario, il quale ha confermato che sarei andata a lavorare a Norrköping. Senza alcuna formalità. Poi mi hanno mandato per posta in Italia il contratto d'affitto da firmare e affare fatto! Ora dobbiamo solo presentarci in agenzia, appena arrivati, con la ricevuta del pagamento del primo mese, per ritirare le chiavi ed entrare nella nostra nuova casetta.
L'appartamento l'abbiamo trovato grazie a Silvia e Gabriele che sono già clienti di Hyresbostäder e ci hanno spiegato il sistema (molto interessante come viene attribuito il "punteggio" per farsi assegnare l'appartamento, vedi qui): era da giugno che controllavo regolarmente il sito dell'agenzia sperando in un posto vicino a casa loro, sia per motivi "affettivi", sia perchè è un bel quartiere e finalmente ad agosto ho trovato quest'offerta. In quattro e quattr'otto Gabriele è andato a parlare con la signora dell'agenzia e a vedere la casa e noi abbiamo fatto richiesta praticamente a scatola chiusa. Ora, la famiglia "uscente" ha un grosso cane e fortuna ha voluto che gli altri "concorrenti" interessati fossero tutti musulmani... per i quali il cane è impuro come il maiale, per cui hanno preferito cercarsi un'altra sistemazione... quindi casetta sei mia!!! Quartiere pieno di verde, vicino al parco, giochini per i bimbi proprio sotto casa, 10 minuti a piedi dal centro... L'unico neo è che probabilmente dovremo ridipingerla noi e non so quanto tempo ci vorrà!

domenica 11 ottobre 2009

Armi e bagagli

Ciao a tutti, io sono Marco. Sono il capitano del vascello Alkadia II "Viking", nonchè ufficiale di rotta, addetto ai sistemi ambientali, e ingegnere di pista del pilota ufficiale (Giulia). "Saltuariamente" vengo promosso anche ufficiale addetto alla stiva, nonchè facchino per il carico/scarico delle merci. Nel tempo sono cambiati i mezzi, ma i ruoli sono sempre stati questi grosso modo.
La Alkadia II "Viking" è una fantastica Seat Altea Freetrack 4wd da 170 cv. L'auto con il miglior rapporto prezzo/prestazioni che siamo riusciti a trovare (con il nostro budget ovviamente) che fosse adatta all'inverno svedese.
Ecco qua, ho fatto una prova di carico della macchina. Giusto per vedere se si riesce a portare tutta la casa... Certo la bambina ha un bagagliaio generoso, ma non è abbastanza. La dura realtà è che dovevo comprare un Ducato.
All'ultimo momento abbiamo deciso di portarci dietro il lettino di riccardo, e anche il suo materasso. Questo vuol dire perdere lo spazio di un paio di scatoloni in abitacolo (per il letto smontato) e di un paio di borsoni nel box da tetto (per il materasso piegato in 2).
Sono un po' preocupato, temo che alla fine dovremo lasciare giu un sacco di roba. Per carità io non ho bisogno di molto, anzi, una volta che ho il mio macbook il grosso è fatto. Ma la vita è fatta di dettagli, primo fra tutti lo stereo. Si perchè come fai ad andare in un posto dove fa caldo 2 gradi (+2) o freddo 2 gradi (-2) e alle 2.30 il sole tramonta, e non hai nemmeno il tuo stereo.... gia avevamo deciso di non portare la tv, ma lo stereo ci vuole. Ok dai al massimo non lo porto... ma che ci faccio lo butto???
Poi vorrei portare qualche libro a cui sono affezionato, roba di consultazione + che altro... fotografia, automobili, monografie, qualche libro di storia, come faccio a non portarmi i fumetti di Milo Manara? Se hai degli ospiti devi pure far vedere un po' di made in Italy no?
Per Giulia è un po' diverso, lei è donna e in quanto tale ha dirtto di portare le valigie più grandi. A parte gli scherzi, lei dovrà portarsi uno scatolone di libri di medicina grossi e pesanti (non puoi mica negarglielo...), quindi avrà diritto anche ad uno scatolone di libri "di piacere", poi magari un po' di attrezzatura.
Le pentole sono un regalo di nozze, abbiamo deciso di portarle tutte punto e basta.
Mi fa strano l'idea di tutto quello che bene o male abbiamo accumulato nel tempo, soprammobili che vengono dal VietNam o da Chinatown, libri (tanti), mobili vari, tanta roba che non potrà venire con noi. Certo la perdita economica mi scoccia parecchio, cazzo la tv è ancora in garanzia... e si vede così bene... L'aspirapolvere Dyson non ha nemmeno un anno... Il mobile del soggiorno è costato quasi 3000 euro, e il tavolo mmmmm
Ma a tante cose ci siamo proprio affezionati, quadri, la mia stupenda collezione di fiat 500 in scala 1:16, alcuni piatti di ceramica che ci hanno regalato con il tempo.
Eh si ci voleva il Ducato.
C'è una lista degli scatoloni in perenne evoluzione, da cui ovviamente sono rimaste fuori voci come le mie macchine fotografiche, i vari accessori, e tutti i trasformatori e carica batterie che ci vanno appresso. Dovrò imbarcarle clandestinamente (prendono circa uno scatolone di spazio). Non vi dico che voglio portare su un server linux con varie unità disco esterne, perchè non l'ho ancora detto a mia moglie... poi magari mi sgama... vedrò di imboscare anche quello
Devo trovare posto anche per una discreta collezione di bottiglie di vino (un po' da regalare, un po' per consumo personale) e vorremmo anche qualche bottiglia di passata di pomodoro (si lo so che si trova anche lì ma sono affezionato alla passata della coop!).
La "Viking" ha bagagliaio e motore generosi si, ma non infiniti... ho il terrore di scoprire quanta roba non ci starà. A conti fatti dovrebbero starci 12 o 14 scatoloni 40x40x50, un lettino smontato, 4 borsoni, un materasso per lettino da bambini, un seggiolone chicco immenso, "dovrebbero"...
Avrei voluto un rimorchio, ma il costo di installazione del gancio, di acquisto del rimorchio, e poi del parcheggio dello stesso una volta in Svezia mi hanno fatto cambiare idea. Sarà per la prossima volta????

mercoledì 7 ottobre 2009

Sveglia presto, stamattina. Riccardo ha deciso che vuole alzarsi e dopo un tentativo di convincerlo a restare a letto non c'è più niente da fare. In piedi, tirare su dal lettino la scimmietta urlatrice, poi in cucina dove appena dico "bibe?" mi guarda con un sorriso luminoso che significa "l'hai finalmente capito che ho fame, ci voleva tanto?". Lo metto sul seggiolone mentre si scalda il latte, gli passo il paccheto dei biscotti e lui assume un'aria concentrata mentre traffica con la confezione: dopo circa un minuto riesce a tirarne fuori uno e l'espressione di grande soddisfazione che gli si dipinge sul volto mentre lo addenta è impagabile.
E così inizia la giornata, che sarà occupata dai preparativi: mancano giusto tre settimane alla partenza e io mi sento ancora in alto mare. Confido nel talento organizzativo di Marco, che ha già pensato a verificare la capacità di carico dell'auto (un lettino smontato, 14 scatoloni e due borsoni) e acquistato il box portabagagli da tetto (dove troverà posto l'intero nostro guardaroba). Inoltre ha pianificato il percorso, prenotato il traghetto e i voli aerei con cui torneremo a prendere Riccardo.
Sì perchè il piano è di lasciare qui Richi con i nonni metre portiamo in Svezia la nostra roba con un viaggio in macchina di quattro giorni attraverso l'Europa e poi tornare a prenderlo in aereo appena l'appartamento sarà abitabile. Oddio come farò a lasciarlo per ben sei giorni??

lunedì 5 ottobre 2009

Inizio

Ed eccoci infine approdati all'universo dei blogger.
E' ormai notte, Riccardo è andato a letto con tranquillità dopo essere stato seduto per mezz'ora sulle mie ginocchia a scarabocchiare il libro di svedese che avrei dovuto studiare.... Marco dorme dopo una giornata pesante...
E io ho voglia di iniziarlo, finalmente, questa specie di diario a cui penso da tempo. Perchè noi, la nostra famiglia, abbiamo deciso di lasciare amici, genitori, affetti ed emigrare. E se nella nostra vita ce ne sono capitate tante, questa però sarà l'avventura più grande e più incerta e spero un giorno di poter guardare Richi e vederlo felice con una famiglia serena, di poter guardare indietro e dire: "ce l'abbiamo fatta". In fondo, siamo o non siamo una squadra?
Spero che questo blog sarà un modo per tenerci in contatto con in nostri amici che restano in Italia o sparsi per il mondo, con i nostri genitori, che ringrazio per aver accettato la nostra decisione ben sapendo che gli portiamo via il nipote. Ma per chi non ci conosce faccio le presentazioni:
Giulia, medico neospecialista, creatura lunatica e mamma superindaffarata (be', quale mamma non lo è?), con un'offerta di lavoro a Norrköping, Svezia
Marco, professionista IT problem solver (detto anche Mr. Fix It)
Riccardo, 15 mesi, piccolo terremoto e, speriamo, futuro piccolo vichingo
Il 30 ottobre partiamo per mettere su casa al Nord. Ci aspettano Silvia e Gabriele, lei una mia vecchia collega, autori di un altro blog dalla Svezia ormai famoso. Ormai manca poco!