giovedì 3 dicembre 2009

Uno sporco lavoro

Eccomi qua, una vita che manco dagli schermi del blog, non ho nemmeno il tempo di leggere quello che scrivono Giulia e i nostri amici Silvia e Gabriele. Il mio lavoro mi assorbe completamente. Che lavoro? Sono babysitter H24, nome in codice Foxtrot. Si dorme in mimetica e scarponi, il colpo sempre in canna e un caricatore sempre a portata di mano (dov'è il ciuccioooooo?????). Devo dire la verità (SPOT) non credevo di trovare dei pannolini migliori di quelli della COOP, ma gli huggies non mi hanno deluso troppo (accettabili dai) ... MA POI abbiamo trovato questi LIBERO che lasciano davvero il culetto asciutto come nessun altro! E con il pacco da 56 pezzi RISPARMI!!!
Ok ok fine spot, parliamo di cose serie.
E' un mese ormai che siamo qui, è un po' presto per tirare le somme e dire "mi piace" o "mi sta sulle palle". Certo il posto in se non è niente male.
Fino a qualche giorno fa non faceva nemmeno freddo. Andavo in giro con una maglia di cotone e il mio eterno giubbotto di pelle. In teoria Novembre doveva essere il mese + brutto, tristissimo, a me non è dispiaciuto per niente. Un po' di pioggerellina ogni tanto, qualche volta un po' di vento, il cielo sempre scuro, mi piace, sembra di essere chissà dove (perchè dove credi di essere? sei al 58mo parallelo!). Poi improvvisamente ieri mattina esco... cazzo sembrava un altro pianeta! Il vento mi fa "Occhio che è finita l'estate!". Il cielo chiarissimo, il sole bianco e basssissimo sull'orizzonte, proietta una luce strana, rasoterra, le ombre di ogni cosa sono lunghissime. La strada che di solito è di colore grigio chiaro adesso è nera, tutte le macchine parcheggiate sono coperte di ghiaccio, l'erba a fianco ai marciapiedi è un campo bianco di brina.
Uno spettacolo. Ovviamente quando sono in missione non ho tempo di prendere attrezzature per il piacere personale come la macchina fotografica... e quindi non ho scattato nulla, ma forse Gabriele ha fatto qualche scatto.
Finalmente un po' di sano ghiaccio per terra, finalmente un po' di Svezia come uno se l'aspetta!
Controllo gli strumenti di bordo del passeggino, sono -3 gradi (i locali dicono "freddo 3 gradi"), il passeggino non ha le gomme chiodate, questo significa che dovro' stare attento in curva... La mia missione è lunga e pericolosa. Missione di intrusione dietro le linee nemiche. Devo prendere il pupo (mio figlio, Ricky) nome in codice Rocket, inchiavardarlo sul passeggino (8 minuti ieri), e portarlo al nido, nome in codice Campus. L'obiettivo è a circa 2 km e mezzo da qui, una marcia veloce ci fa arrivare in 25 min. Giusto il tempo di depositare il "guastatore" dietro le linee nemiche e si ritorna alla base. Si attende un'ora e mezza circa, quindi se non ci sono comunicazioni si riparte per la missione di recupero, stesso tragitto, Rocket dovrebbe aver finito di demolire il Campus...
Eh ridendo e scherzando mi faccio circa 10 km al giorno a piedi, mi fanno solo che bene in attesa di sfondarmi durante le feste di Natale!
Rocket inizia a socializzare al Campus (si sta infiltrando!). E io parlo un po' con le maestre. Ci sono una maestra ogni 6 bambini, come in italia. Solo che in italia il nido ti costa circa 450 euro, qui siamo sui 120. In italia devi portare i pannolini, qui sono inclusi. In italia puoi scegliere se portare tu il pranzo o spendere 4 euro per la mensa, qui è inclusa.
Devo dire la verità, io ho fatto i conti in tasca all'asilo nido dove andavamo e con tutti i bambini che avevano, e la retta che chiedevano certo non si arricchivano, andavano giusti con le spese. Ora che paghi gli stipendi, tasse, contributi, costi di struttura ecc. non ti avanza praticamente nulla.
Qui la differenza sta nel fatto che il comune aiuta e parecchio.
In effetti qui ci sono molti più bambini che in italia. E le mamme sono anche molto giovani...
Ma torniamo a parlare del Campus. una serie di costruzioni in legno, quasi simpatiche a vederle, con grandi finestre (è da li che i bambini controllano tutto, bisogna fare attenzione a come ci si muove, potresti essere facile bersaglio), io in genere mi avvicino dal lato est, in modo da essere coperto da un hangar, da quello che ho capito lo usano per tenere al riparo i loro piccoli mezzi corazzati a tre ruote. Sono letali!!! Hanno una variante decisamente efficiente, è un triciclo biposto, il pilota davanti e l'armiere dietro. Non ne avevo mai visti in italia. Rocket sta cercando di carpirne i segreti, ma è una tecnologia tutta nuova per lui, forse riuscirà a rubare degli schemi tecnici.
Una volta superata la recinzione (stranamente non elettrificata) si entra nel cuore della battaglia, orde assassine di piccoli soldati ti assaltano sui loro tricicli, io ne schivo un paio spostandomi sulla sinistra, faccio qualche passo in avanti, da una pozza di fango sulla destra emergono un paio di faccette minacciose (i lagunari?) cerco di uscirne scattando in avanti, c'è un mucchio di sabbia con dei cingolati sopra ... sono perduto! Questo lavoro finirà per uccidermi!
Quando sto per essere ormai catturato, eccolo, Rocket, mio salvatore, che fa finta di essere uno di loro e mi salta addosso per finirmi.
È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo...