lunedì 11 aprile 2011

No Martina No Party!


Prima di iniziare vorrei precisare che non è per questo che abbiamo scelto il nome! Chi ci conosce sa BENISSIMO che a parte me (e mia sorella e i miei genitori) il resto della famiglia è sostanzialmente astemio…

Giulia: non è che sono astemia, è che mi ubriaco con una birra da 3 gradi e mezzo...

Beh dai, è grazie a lei che abbiamo brindato così tanto in questi ultimi giorni. Si certo, vige il regime di par condicio, e quindi TUTTI i brindisi sono stati intitolati a Martina, Rocket, la salute, la famiglia, a "quella che finisce per no", ecc.

Comunque dopo lunga attesa (quando ordini qualcosa hai sempre fretta che arrivi) è arrivata, LEI, la patatina ufficiale della famiglia.

Una bambina frettolosa, curiosa, frizzantina, golosa (di latte), con gli occhi color celestinorosapallido (scuro) e i capelli circabiondicci neri, che assomiglia un po' alla mamma, e un po' al… postino? Troppo presto per dirlo…
Amore, hai presente quel bel vichingone del quarto piano...?

Come tutte le cose di casa nostra anche la "pupattola" è arrivata con la classica modalità all'italiana, ovvero: sembra tutto organizzato bene, sembriamo tutti pronti fino alle unghie dei piedi e invece è il caos che governa tutto, e la nostra bravura nell'arrangiarci ci porta fuori dai guai.

Ma andiamo con ordine.

Nelle scorse settimane Giulia aveva avuto non pochi falsi allarmi, contrazioni, dolorini, ecc. Hai presente no?

Beh dovrò' mica spiegarti come nascono i bambini!

Comunque, dopo tutta una settimana di contrazioni "di allenamento" sabato mattina (il 2 aprile) partono di nuovo, e siccome parevano buone mi azzardo a dire: "Che ne dici se facciamo una passeggiatina? Magari stimola un po'…".
Avremo fatto 10 km a piedi.

La mattina in giro per il parco mi sembrava proprio di essere in travaglio, poi niente... ci riproviamo al pomeriggio, la passeggiata sul fiume che adoro. Cielo grigio-metallo e vento teso, una caciara di uccelli sull'acqua. Su un pendio al sole trovo i primi crocus della stagione, un buon auspicio per la nascita... muoviti piccola, domani è luna nera e la natura si prepara ad accoglierti!

Tornati a casa Giulia era ovviamente stanca, e quindi si è buttata a letto. Passato tutto.
Domenica mattina (il 3 aprile) stessa identica cosa. Il pomeriggio poi siamo andati da Silvia e Gabriele, per una piccola rimpatriata con altri amici italiani e relativi pargoli.
Tutto tranquillo, Giulia aveva qualche contrazione all'inizio, poi si è seduta con le donne, davanti a tè e biscottini, si sono messe a circolare di cose di donne (poco serie quindi), e mentre i bimbi pascolavano allo stato brado, gli uomini parlavano di cose importanti.

G: Ma di che cosa parlavate? M: boh, non mi ricordo!

Ogni tanto buttavo un occhio a Giulia, la quale, tranquillamente seduta, pascolava.
Boh… mi sono detto… si è stoppato tutto.

Ore 18.30, la situazione diventa calda.
Siamo alla terza ripresa.
Rocket 99 cm per 15 kg, alla vostra sinistra in calzoncini e guantoni blu viene stretto alle corde, da Emma, 115 cm per 22kg (ma con 6 anni di esperienza), in calzoncini e guantoni bianchi. Ma il motto di Rocket è "più grossi sono più rumore fanno quando cadono" e non si lascia intimorire, anzi, finta, montante, ma Emma è coperta, allora scivola di lato, schiva un diretto e … GNAM! Rocket morde Emma.

Urla bestiali. La folla inferocita grida al fallo. Interviene l'arbitro a separare i due atleti super incazzatissimi. L'arbitro e il suo aiutante (rispettivamente la mamma di Emma ed io) fanno un super cazziatone a Rocket. "Se fai lo sgambetto a uno e quello cade e si spacca tutti i denti va bene, perché è deficiente quello che cade, MA NON SI MORDE!!!!!!".
Preso da un'improvvisa necessità di mettere in punizione il mio campione, lo tratto malocchio e lo obbligo a scusarsi. Lui fa il duro e non si scusa. Allora gli dico di salutare e lo vesto. Si torna nella nostra palestra… ehm a casa.

Giulia rimane tranquillamente seduta con il suo biscotto e il suo tè.

L'indifferenza al mondo esterno caratterizza la donna che sta per partorire. Una contrazione ogni 3-4 minuti, ma non fanno tanto male. Uhm, forse meglio se intanto saluto e me ne vado a casa (50 metri). Mi alzo in piedi il dolore aumenta... uhm può anche darsi che ci siamo.

ore 19 Giulia torna a casa, ha qualche contrazione, ma nulla di particolare.
ore 19.30 G si butta un po' sul letto. Penso... ecco ci siamo... ora le passa tutto... Che film ci guardiamo questa sera? Tortellini al burro e parmigiano ti vanno bene Riccardo?
G e' sempre mezza morta sul letto... ad un certo punto dice "è ora che chiamiamo in ospedale e chiama anche la Wendy" [nostra amica inglese ostetrica che lavora qui]

ore 20.05 chiamo Wendy, G si sta vestendo per uscire io sono già pronto mimetica e scarponi. Mio padre e' andato a prendere la macchina in garage.

ore 20.10 usciamo di casa e premo il bottone dell'ascensore...
io: "come stai?"
G: "bene, ho contrazioni forti... madonna queste sono DOGLIE!"
io: "stai tranquilla appoggiati qua, adesso andiamo eh?"
G: "si si..."

certo che avere un marito a cui appoggiarsi in ascensore è una gran cosa, qui le doglie si fanno serie, mi sa che ho aspettato troppo...

ore 20.12 siamo in macchina.

ore 20.13 chiamo Silvia e Gabriele per dirgli che "stiamo andando".

ore 20.17.02 la macchina si ferma davanti la porta dell'ospedale.

ore 20.17.04 sono in piedi con tutte le borse addosso, mio padre aiuta G a scendere, contrazione in corso, qualche piccola bestemmia dalla bocca di G.

ore 20.17.15 siamo davanti la porta. La porta è chiusa.

G: "MA PORC!@#$%^&&!!!!!!! MA VAFFFa&%#$@!$@#$!!!!! MA PERCHE' LA PORTA E' CHIUSA?" bisogna suonare il campanello.
deduco che sta avendo delle doglie fortine...

ore 20.17.20 ci aprono la porta entriamo e chiamiamo l'ascensore, la sala parto e' al secondo piano (nemmeno la Svezia è perfetta)

ore 20.17.45 usciamo dall'ascensore c'e' un'altra porta... CHIUSA, campanello + bestemmia.

ore 20.17.55 ci fanno entrare, con fare distratto una tipa ci fa accomodare in una stanza,

ore 20.18.04 G si butta sul letto, la tipa inizia la solita procedura "nome, cognome, codice fiscale... " e le mette dei monitoraggi sulla pancia.

io mi guardo un attimo intorno, butto la borse da una parte mi metto vicino a Giulia e cerco di non interferire con l'infermiera, arrivano 2 ostetriche.
Mi riguardo in giro... ma nella sala travaglio non doveva esserci la grande vasca con l'idromassaggio? e poi questo letto... sembra più un letto da sala parto che altro... ma...
Giulia è ancora vestita e molla un grido...

Qui la bimba nasce prima che abbia avuto il tempo di togliermi le scarpe

ore 20.30.boh Arriva la nostra amica Wendy che montava il turno di notte, convenevoli con il resto dello staff... mi saluta... tutta tranquilla come se parlassimo di Lewis, il suo cane...

Praticamente mi aggrappo addosso a Wendy, questo parto sta andando TROPPO in fretta, non faccio in tempo a respirare, a trovare la posizione e tutto il mio controllo del dolore va a quel paese, mi attacco al gas esilarante... esilarante un corno, fa giusto girare un po' la testa.

Beh... 3-4 spinte ed è uscita...
Sticazzi, questa è una descrizione da uomo. Il prossimo lo fai tu.

ore 20.56 Martina fa la sua comparsa e viene appoggiata sulla pancia della mamma.

Sei una bambina, lo sapevo! Sei nata con la luna nera e i primi crocus, hai un nome da guerriera ma il viso da streghetta, scommetto che sei magica, sicuramente hai tanta fame, ecco, questo si chiama latte ed è una delle cose belle del mondo, ti sei attaccata subito eh? Bimba intelligente. Mi guardi con quegli occhietti curiosi, vagisci, scalci contro la mia pancia come facevi da dentro, sei tutta piena di vita. Ho voluto tagliarti io il cordone. Sei al mondo, piccola mia.


Giulia stava benone, stanca ma tranquilla.
Ci hanno chiesto se volevamo fare merenda e cosa volevamo, ci hanno portato 2 tazze di the, 4 panini, e 2 calici di sidro per brindare alla nuova nata... che gentili!

Dopo un paio d'ore ci hanno portato nel reparto maternità. Una stanza tutta per noi.
Notte leggermente agitata, la pupetta aveva fame, ma G più di tanto non poteva darle, taci che sulla pancia del papà ha dormito un po'.

Lunedì mattina G era in piedi e camminava e si muoveva come niente fosse... Abbiamo chiesto se potevamo andare via, hanno visitato la bimba e hanno detto "ok!". Siamo tornati a casa per pranzo.

Ecco. Così nascono i bambini.

Ora è passata una settimana. La patatina dorme, ciucca e produce una adeguata quantità di cacchetta di un elegante colore giallo oro, molto trendy associato alla rigetta fucsia del pannolino.

Non so, sembra già in grado di farsi capire, quando ce l'ho in braccio e lei vuole cambiare posizione si agita in un certo modo, e io so che lei vuole venire su messa in piedi, e non si calma finchè non la metto in piedi. Se invece vuole solo girarsi un po' è inutile che la metti in piedi, e allora si agita in un altro modo, fa un piccolo gesto con la testa… ah le donne… dite che mi ha già addestrato?

Non urla più di tanto, non frigna, non si lamenta, dice qualcosa solo quando ha fame, e vuole la tetta. E anche lì basta dirle "vuoi il latte vero?" e lei si mette tranquilla ad aspettare. Ma non è mica stupida come l'elettore italiano medio… se dopo 5 minuti non arriva la tetta lei ti richiama all'ordine dicendo "E allora???" con un gesto da muratore che dice: "muoviti con quella gittata di cemento!" …. mmm …. oserei dire più un capocantiere che un semplice muratore.

Gesti da muratore, rutti da carrettiere… la mia piccola promette bene. Anche Rocket prometteva bene… e si è visto come è sbocciato.

Lui sapete… è un po' grezzo… ma ha tanto cuore… quindi magari capita che da sopra la collinetta del parco si butta di corsa verso di te e siccome non ha i freni con l'ABS, e io non gli ho ancora comprato un paracadute alla Batman, per fermarsi si schianta sulla carrozzina, dove la pupattola dorme beata.
Risultato? Rocket non si fa nulla, la pupattola continua a dormire… OK! Sono compatibili!!!

Si si, direte voi, vedrai tra un po'… Non ha ancora chiesto di riportarla in ospedale, e questo è un gran risultato… no forse no, forse non l'ha chiesto perché essendo uomo "dentro" non sa di poter chiedere una cosa del genere.

Ogni tanto smette di giocare per andare in cerca della sorellina, se la guarda gli prende un piedino, le tocca una manina. E poi fa: "Mi ha preso un ditino! Così, con il pugno!".
Quando la cambiamo vuole venire a vedere anche lui e le tiene il piedino.

Secondo me non si è ancora reso conto…

lunedì 4 aprile 2011

Una nuova Piccolavichinga


Ciao a tutti! Mi chiamo Martina e sono nata il 3 aprile alle 9 di sera. Sono alta la bellezza di 49 cm (insomma le svedesi mi fanno un baffo) per il rispettabile peso di 3,155 kg. Sono venuta al mondo in fretta e furia, sono sveglia e curiosa e ho tanta fame!
Ho già succhiato quella cosa buonissima chiamata Latte della Mamma e dormito tutta la notte sulla Pancia del Papà, il mio Fratellone mi ha dato un Bacino, ho conosciuto il Nonno e la Nonna e sono stata in videoconferenza con mezzo mondo.
Ora sono proprio stanca e mi devo riposare un po'... è stata una giornata intensa!

L'umano accarezzò il dorso del gatto.
"Bene, gatto. Ci siamo riusciti" disse sospirando.
"Sì, sull'orlo del baratro ha capito la cosa più importante" miagolò Zorba.
"Ah sì? E cosa ha capito?" chiese l'umano.
"Che vola solo chi osa farlo".