lunedì 27 giugno 2011

Banche

È inutile che ce la raccontiamo, le banche sono delle bastarde, sempre e comunque. Possono anche fare un bel logo, una bella pubblicità, trovare i testimonial più sexy… sono delle ladre stronze.
Ti dicono sempre si all'inizio, ti dicono "non costa nulla" oppure "ci sono anche l'1,02 per cento di interessi che non te li da nessun altro!", oppure "eppoi guarda il bancomat che fashion, tutto colorato, firma qui" e … BAM… te l'hanno messo in quel posto.

Prendiamo la mia quasi-ex banca per esempio, quella che avevo in italia per intendersi (e che purtroppo ho ancora causa mutuo….).
Ora non posso dirvi in nome della banca, per non sputtanarla, e poi sono ancora uno stimato cliente… (gruppo MPS) ops… m'e' scappato….
Beh la carta di credito non costa NULLA, solo 40 euro l'anno. Poi se la usi non paghi nulla, solo che ti arrivano gli estratti conto a casa. Cosa vuoi che sia… 2,50 euro per la produzione dell'estratto conto (e' di carta, forse e' fatto a mano, artigianato locale) e 1,50 euro per l'invio a casa (e ovviamente non lo mandano in Svezia). Fanno altri 50 euro l'anno circa che mi stanno sul cazzo.
Ho provato a chiedere alla mia quasi ex banca che NON VOGLIO RICEVERE gli estratti conto mensili della carta di credito a CASA (che tanto non sono più a casa), che me li guardo su internet (altro servizio che comunque pago). La risposta di ognuno dei poveri disgraziati con cui ho parlato è stata "NON SI PUÒ!".

Ora, vivendo in Svezia, poco mi importa del conto italiano, lo uso pochissimo.
Ogni tanto pero' lo controllo via internet per vedere se ci sono cose strane.

Il mese scorso faccio un estrattoconto, e... sorpresa: "Interessi e competenze -7,50 EUR", ci penso un attimo… per tutto l'anno il conto non e' mai andato sotto i 7000 euro, ma negli ultimi 2 mesi c'erano 30k!!! COME SAREBBE????
Poi ci sono altre spesate accessorie, quelle della carta di credito, il bancomat, i bolli… Per aver usato il conto 1 volta avevo 14 euro di uscite alla cazzo, così solo per buttarli via… mi ci mangiavo una pizza con berretta, ancora meglio ci compravo una bella macchinino per mio figlio aspirante pilota.

Il giorno dopo vado alla mia banca attuale, quella svedese. Gli dico che il colore del loro bancomat non è sufficientemente brillante su internet, e che vorrei una Visa… la tipa preme 2 tasti sul computer, mi chiede il mio codice fiscale (personnummer) e mi fa "ti arriva in settimana a casa, desideri altro?".
Eh? non mi chiedi se DAVVERO la voglio? Non mi fai firmare 4 fogli protocolli per dritto e per rovescio come fossimo dai carabinieri?
Nessuna carta. Mi fido?
Beh, già che ci siamo, le chiedo anche l'accesso internet al conto.
"Attivato, prendi questo "tamagochi" per connetterti, le istruzioni le trovi sul sito… ah si c'e' anche l'offerta, se prendi sia la Visa sia il conto online ti costa di meno".
Io la guardo negli occhi, le dico, "che ne dici se con la differenza che risparmio ti offro uno spritz?"… beh no non l'ho detto, ma l'ho pensato…

Per farla breve, un paio di settimane dopo guardando l'estratto conto del mio conto svedese vedo un bonifico strano, di 144 corone. Il mittente del bonifico era la banca stessa… Ci ho messo un po' che era il rimborso delle spese del conto per aver aderito all'offerta "Adotta una Visa e un tamagochi".

Tutto questo mi ha fatto pensare sulle profonde differenze tra le banche italiane e le Banche svedesi.

In italia chiunque può entrare in una banca (basta che essere disarmati) e aprire un conto, tanto i soldi sono tuoi e paghi per avere il conto… e ci sono mille modi per spennarti senza che te ne accorgi.

Qui, per aprire il conto è stata dura. Giuro! Andavo in giro con tutti i miei documenti (purtroppo all'epoca non avevo la carta d'identità svedese… avevo solo il passaporto italiano). Mi presentavo alle banche e dicevo "Salve, mi chiamo xxx, vivo qui, lavoro lì, mi serve un conto per metterci lo stipendio sopra…" storcevano il naso. Oddio… puzzo? no… impossibile… mi sono fatto la doccia questa mattina… mi sono fatto la barba? si, allora sono spettinato… no tutto a posto anche lì…
Addirittura la banca in cui mia moglie stessa ha il conto mi ha rifiutato come cliente. Volevano che gli portassi un certificato (scritto in inglese) in cui la mia banca italiana certificava che ero un cilente conosciuto e affidabile. Si figurati… la mia banca non firmerà mai nulla gratis...

Alla fine, quando ero veramente disperato, una banca (piena di belle donne) mi ha aperto il conto, certo hanno voluto TUTTI i miei documenti, permesso di soggiorno, lo stato di famiglia (così si sono accorte che ero sposato con figlio… sigh), il contratto di lavoro, e la carta di identità svedese di un mio amico che garantiva che io ero io.

Diciamo che adesso ho capito come mai l'unico settore che non se la passa male in italia è quello bancario. E ho capito anche perché Moody's e S&P stanno ribassando un po' alla volta gli outlook sulle banche italiane. Perché il pollo lo puoi spennare finchè ha le penne, ma ad un certo punto finiscono… Ma questo non preoccupa nè gli italiani nè i loro governanti pare. Vabbè...

domenica 19 giugno 2011

Bilinguismo per adulti

Tutti in giro parlano di bilinguismo associato ai bambini. Si racconta di come il bimbo mescola le due lingue, di come inizia a separarle quando cresce un po', di come riesce a shiftare al volo da una all'altra ma senza sapere che lo sta facendo, e altre amenità di questo tipo.

Ma ai GRANDI chi ci pensa? Cazzo! Anche noi abbiamo i nostri diritti!

Ah prima che mi dimentico, l'altro ieri era la giornata dello "Studenten". Morgaine le Fèe ne aveva parlato qualche tempo fa qui, e come sempre ne ha dato una descrizione oserei dire "completa".
Certo vedere delle "camionate" di ragazze non tanto vestite e nemmeno tanto sobrie che vanno in giro per la città urlando sopra la musica a palla... non fa lo stesso effetto che leggere la carissima Morgaine...
Si si, avete capito bene, ogni classe che finisce le superiori (credo) affitta un camion con le sponde, lo attrezza con amplificatore e casse da 2000 Watt, qualche striscione, 100 litri di birra e circa 10-15 paia di gambe belle lunghe... Il resto potete immaginarlo. Esperienza da provare.

Tornando al bilinguismo... Vivere in Svezia lavorando in inglese, con dei bimbi piccoli che ti spezzano la serenità della notte ("amore del papà cosa c'è?" "voglio fare colazione" "ma sono le 2.15 del mattino?!?!?!?") cercando magari di studiare l'idioma degli autoctoni CREA PROBLEMI.

Capita infatti che le parole ti si accartocciano in bocca tanto da non riuscire a spiegarti e a fare delle figuracce (tipo con le suddette ragazze o con i colleghi...).
Capita ancora peggio, che cerchi di parlare svedese e ti vengono le parole in italiano anche se 5 minuti fa ti sei imparato a memori la frasetta da dire (Google Translate può aiutare a fare belle figure...).
Capita che non riesci a parlare nemmeno in inglese ma capita di peggio.
Mi è successo la settimana scorsa di mescolare tutto, e qundo dico tutto voglio dire TUTTO.

Ho risposto in svedese con chi mi ha parlato inglese, e inglese con chi mi ha parlato in svedese, ma ancora peggio, una hostess Ryanair mi ha chiesto qualcosa in italiano e le ho risposto in inglese!
È vero, magari potevo essere giustificato dall'aver dormito poco e dai quasi 5000 km percorsi in 20 ore... ciò non toglie che mi sono sentito molto stupido a guardare la faccia stranita della hostess...

Ma i problemi non sono solo questi.

Abbiamo amici multinazionali quindi a cena insieme magari si riesce a parlare 5 lingue in 4 persone...

La tv è in svedese, o in inglese con i sottotitoli in svedese. Ma questa sera ho visto The Tourist, e all'inizio (quando sono a Parigi) è in francese con i sottotitoli in italiano... Non ci capivo nulla! Si certo sempre meglio che vedere Akira Kurosawa in giapponese sottotitolato in cirillico...

E' stimolante, il cervello è sempre in allerta. Però inizio a fare casino. Ma soprattutto ho le allucinazioni sonore. E' troppo tempo che non vado in italia e inizio a sentire gente che parla in italiano attorno a me ma sono solo dei suoni che mi ricordano l'italiano, in realtà parlano svedese.

Inizio a preoccuparmi?

domenica 5 giugno 2011

Poesia del mese

Di quale mese? Boh! Dalla nascita di Martina sono tutta scombussolata e ho perso il conto. Comunque mi ero ripromessa di postare un italiano, per cambiare, ma gli ultimi tempi ho in testa solo la Szymborska e così di nuovo:

Possibilità

Preferisco il cinema.
Preferisco i gatti.
Preferisco le querce sul fiume Warta.
Preferisco Dickens a Dostojevskij.
Preferisco me che vuol bene alla gente
a me che ama l'umanità.
Preferisco avere sotto mano ago e filo.
Preferisco il colore verde.
Preferisco non affermare
che l'intelletto ha la colpa di tutto.
Preferisco le eccezioni.
Preferisco uscire prima.
Preferisco parlar d'altro coi medici.
Preferisco le vecchie illustrazioni a tratteggio.
Preferisco il ridicolo di scrivere poesie
al ridicolo di non scriverne.
Preferisco in amore gli anniversari non tondi
da festeggiare ogni giorno.
Preferisco i moralisti,
che non mi promettono nulla.
Preferisco una bontà avveduta a una credulona.
Preferisco la terra in borghese.
Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori.
Preferisco avere delle riserve.
Preferisco l'inferno del caos all'inferno dell'ordine.
Preferisco le favole di Grimm alle prime pagine.
Preferisco foglie senza fiori che fiori senza foglie.
Preferisco i cani con la coda non tagliata.
Preferisco gli occhi chiari, perchè li ho scuri.
Preferisco i cassetti.
Preferisco molte cose che qui non ho menzionato
a molte pure qui non menzionate.
Preferisco gli zeri alla rinfusa
che non allineati in una cifra.
Preferisco il tempo degli insetti a quello siderale.
Preferisco toccar ferro.
Preferisco non chiedere per quanto ancora e quando.
Preferisco considerare perfino la possibilità
che l'essere umano abbia una sua ragione.

Wisława Szymborska, Gente sul ponte, 1986, trad. it. Pietro Marchesani, Libri Scheiwiller, Milano 1997


Mi piace perchè è un inno all'individualità e all'unicità di ognuno. Mi piace anche perchè mi riconosco in alcune preferenze dell'autrice.
La prima volta che l'ho letta mi ha colpito questa frase: "Preferisco i moralisti, che non mi promettono nulla". Be', è vero, comportarsi secondo la propria morale lo si fa per nulla in cambio (nemmeno il paradiso).

Per quanto riguarda me:

Preferisco i temporali
Preferisco i cortili delle scuole
Preferisco camminare che correre
Preferisco una pizza in compagnia
Preferisco ascoltare
e molto altro ancora.

E voi, che cosa preferite?