domenica 16 dicembre 2012

Stress vs Raptus

Può succedere a tutti eh... Arriva il momento che ti passano i 5 minuti e... si insomma devi trovare uno sfogo.
C'è chi prende l'accetta e va dal vicino di casa, c'è chi è più fortunato e ha magari un fucile da caccia. Perfino Don Camillo aveva in archivio qualche residuato bellico.

Quando arriva quel momento devi fare qualcosa. O fai esplodere qualcosa opure scoppi tu.

È successo anche a me, qualche giorno fa.

Forse è perchè ho troppi progetti da seguire. Ho troppi problemi da risolvere... oserei dire che ognuno dei progetti che seguo ha troppi problemi in sè.
Per fortuna ultimamente mi sono dato una piccola regolata e ho messo da parte un paio di progeti GROSSI per seguirne uno IMPORTANTE.
Ho investito il mio denaro in un insegnante privata di svedese. Yeah! E ci voleva visto che martina sta iniziando a parlare più svedese che italiano!

Comunque, a parte lo stress che portano avere molti progetti ti permette di fare degli "stacchi" pur ottimizzando la produttività. Cioè se ti stanchi di lavorare sul progetto 1, lo metti da parte e prendi in mano il progetto 2. In questo modo eviti di cazzeggiare e perdere tempo.

Oddio, non puoi farlo sempre, a volte hai proprio bisogno di 2-3 minuti di cazzeggio per focalizzare i problemi nascosti.

Lavorando sempre davanti ad un computer, una pausa di un minuto o due è importante per la mente. Dopo riattacchi con più grinta.
Io lo faccio anche per vedere se ripensando allo stesso problema in due momenti diversi arrivo alla stessa soluzione.
Se è così, cioè risolvo il problema nello stesso modo, vuol dire che la soluzione è giusta. Altrimenti potrebbe essercene una migliore, oppure potrei accorgermi di altre cose che in primis non avevo visto.

Sono maniaco? Sono fuori di testa? Sono... può darsi eh...

Come faccio per staccare? Ci sono tanti modi.
Mi alzo e vado a prendere un caffè o un frutto in cucina, mi alzo e vado a rompere i maroni ad un collega (molto poco svedese, quindi lo faccio solo in casi eccezionali), apro facebook e scrivo un paio di cazzate, oppure... apro un sito un sito di news italiane (in genere il sole 24 ore, il corriere o repubblica, ma anche altri, a seconda i quello che scrivono le mie mani sulla barra dell'indirizzo).

In genere sia facebook sia le notizie italiane mi occupano il tempo di un paio di scroll di mouse. Non puoi mica stare là a leggere tutto... scorri un po' con l'occhio cercando di farti un'ida delle notizie più importanti.
Non leggo gli articoli completi, e non vado in giro per i blog, non ho tempo. Devo lavorare IO!

Molto importante a questo punto è mantenere vivo anche se in secondo piano (io lo metto tutto indietro sulla destra nella testa) il problema su cui si stava lavorando. Il problema infatti vi parla e vi spiega se vi siete incartati o se siete sulla strada buona. Lo stacco serve proprio a questo.

Così un bel giorno banale, con una delle mie cagatine da risolvere ad un certo punto decido di fare lo stacco.

Le mie dita corrono veloci, si apre una nuova finestra di Safari e scrivo "www.repubblica.it". [Invio].
La rete dell'ufficio non è veloce come quella di casa, ma ci mette poco comunque.

La prima notizia è da panico. Lui si ricandida. Non ho avuto nemmeno il coraggio di toccare il mouse per scorrere la pagina. Tanto di solito le notizie sono una più assurda e/o comica e/o triste dell'altra.

Ho chiuso la finestra immediatamente.

Sentivo la pressione aumentare... "È la fine" ho pensato. "Questa è l'ultima".

Avevo le mani che non riuscivano a stare ferme. Dovevo fare qualcosa. Mi sono guardato intorno. Niente armi a portata di mano. Alcuni iPad sul mio tavolo, potrebbero essere usati come oggetti contundenti. Ok, ma contro chi?

Mi riguardo intorno.

Poi in automatico senza che il mio cervello avesse comandato nulla, sullo schermo si apre una finestra del terminale di OSX.

le mie dita scrivono:

#sudo vi /etc/hosts

ho messo la password, e ho configurato come inaccessibili tutti i nomi dei siti di notizie italiane che conosco. Li ho puntati su un indirizzo ip nullo, in modo che tutte le volte che provo ad accedervi, arrivo ad una pagina vuota.

Ho scritto e salvato, senza pensarci tanto. Poi sono andato a farmi un caffè e a rompere i maroni ai miei colleghi raccontando loro le ultime parole che mia figlia ha imparato.

Ecco, adesso sarò costretto ad andare a leggere le news sui siti svedesi, così faccio anche un po' di esercizio.

E' divertente come funziona la mente. Per i primi giorni ho evitato di scrivere quegli indirizzi sul browser per andare sui siti "vietati". L'ho evitato proprio perchè
sapevo che tanto erano irraggiungibili.

Poi, ieri ad un certo punto... bum... voglia di stacco.
Come al solito in automatico, apro una nuova finestra di Firefox, e digito: "www.corriere.it". [Invio].

Più veloce della luce, arriva la pagina: "sito irraggiungibile".
Tu pensa, se non avessi avuto "la protezione" avrei potuto vedere delle notizie assurde o tragicomiche, o semplicemente stupide. E poi magari avrei scritto un commento su facebook, o peggio ancora su questo blog.

E invece no! Non ho letto nulla! E non mi son sentito male! Anzi!
Ovviamente qualcosa è trapelato dal mio "muro". Mia moglie ha provveduto a passarmi la notizia che "forse" si vota a febbraio, ma poco importa.

Adesso leggo www.8sidor.se e inizio a parlare svedese con i colleghi. Non male...

1 commento:

Muriel ha detto...

Dicono che gli Italiani sono un popolo di metastasi che stanno portando l'Italia alla sua morte intellettuale, anzi è già in coma irreversibile.
Quello che fa sperare è che l'Italia sono io che sto qui, sei tu da lì, e i tanti come noi dovunque si trovino nel mondo.
E quel qualcosa di bello che ci accumuna, anche se non so cos'è e come si chiama, sopravviverà. Perché a noi non ci ammazza nessuno.